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sabato 26 luglio 2025

Prof. Dalgleish Rivelazioni Choc: Perché i 'Vaccini' mRNA Devono Essere Messi al Bando Subito.

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Uno sguardo inaspettato sulla realtà: quando la scienza svela verità scomode.


Nota Bene: Questo articolo, originariamente pubblicato dal Professor Angus Dalgleish il 3i dicembre 2023 è stato rielaborato e adattato da Corrado Cianchino e Salvatore Calleri per offrirti una lettura coinvolgente e approfondita delle controverse tematiche che ha sollevato.

Immaginate di gridare una scomoda verità, ma di essere accolti solo da scherno, ostracismo scientifico e la vergogna di essere "cancellati". Per quasi tre anni, questo è stato il destino di chi, come noi, ha osato mettere in discussione la narrativa ufficiale sull'origine del SARS-CoV-2, suggerendo che quel virus non fosse un capriccio della natura, ma portasse "impronte digitali" di manipolazione da laboratorio. Segni che, guarda caso, ricordavano pubblicazioni provenienti proprio da Wuhan.

Ricordo bene l'estate del 2020. Un articolo che ho co-firmato, frutto del lavoro di un team anglo-norvegese che aveva scovato queste "impronte" nel virus, fu letteralmente soppresso sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. In quel periodo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e le riviste scientifiche più prestigiose lavoravano a pieno regime per convincerci che il COVID era un evento puramente naturale, e che avremmo dovuto spendere fiumi di denaro per prevenire future minacce "naturali".

E ora? Solo adesso il Telegraph – con un'indifferenza quasi disarmante – riporta che il governo statunitense smetterà di finanziare ricerche che, a detta loro, non avevano mai condotto. Una verità tenuta sotto silenzio per quasi tre anni, mentre i media mainstream facevano finta di niente. Eppure, per chiunque avesse la pazienza di scavare nelle fonti primarie – quelle ignorate e bollate come "disinformazione" da emittenti come la BBC e persino dal "Counter-Disinformation Cell" del governo britannico – era già un segreto di Pulcinella: i vaccini mRNA non facevano quello che promettevano.

Le Bugie (e le Verità Scomode) Sui Vaccini mRNA

Il momento della verità: la scoperta che ha sconvolto ogni certezza.


Cosa ci avevano detto? Che il "vaccino" sarebbe rimasto nel sito d'iniezione. Falso. Le autopsie hanno dimostrato che si diffondeva in tutto il corpo.

Poi c'erano le accuse di variazioni drastiche tra lotti – un vero e proprio "no-no" nei protocolli di produzione vaccinale – che potevano spiegare perché gli effetti collaterali fossero più comuni in alcuni lotti rispetto ad altri. Negate categoricamente, ma confermate da una ricerca danese definitiva. E le autorità di regolamentazione? Hanno spazzato via queste preoccupazioni, quando avrebbero dovuto indagare immediatamente e a fondo.

Nel frattempo, le stesse autorità e i politici, come pappagalli, ripetevano all'infinito le loro rassicurazioni di "massimi standard", liquidando le crescenti segnalazioni di eventi avversi, come quelle del sistema Yellow Card nel Regno Unito e VAERS negli Stati Uniti, come "niente di cui preoccuparsi".


Contaminazione e Mutazioni: Un Orrore Silenzioso

("Quando i frammenti si ricompongono, la VERITÀ emerge...") è molto efficace.


Lo scorso giugno, un coro di whistleblower, guidati dagli scienziati Sucharit Bhakdi e Kevin McKernan, ha sollevato un'allarmante nuova questione: livelli gravi di contaminazione da DNA nei vaccini. Anche questa volta, i media mainstream hanno scelto di ignorare la notizia, mentre erano felicissimi di riportare il "raro" effetto collaterale occasionale come scusa per rassicurare il pubblico sulla "sicurezza ed efficacia" generale.

Ma ecco un piccolo, isolato ma coraggioso barlume di verità: The Spectator Australia ha finalmente scoperchiato il vaso di Pandora. Hanno rivelato che Kevin McKernan, scienziato genomico di Boston, usando fiale Pfizer e Moderna come controlli in uno studio, ha scoperto che contenevano una contaminazione altamente significativa di plasmidi di DNA. E la scoperta più agghiacciante? La presenza di un promotore SV40 nelle fiale Pfizer. Una sequenza "usata per guidare il DNA nel nucleo, specialmente nelle terapie geniche" e che, secondo le agenzie di regolamentazione di tutto il mondo, "non è possibile con i vaccini mRNA". Questi promotori SV40, per inciso, sono anche ben noti per essere oncogeni, ovvero induttori di cancro.

Altri hanno confermato queste scoperte. Un biologo tedesco whistleblower ha rilevato tassi di contaminazione fino a 354 volte il limite raccomandato. Tutto questo è stato segnalato alla FDA statunitense. E non è roba da poco.

Per dirla senza mezzi termini: questo significa che non si tratta affatto di vaccini, ma di Organismi Geneticamente Modificati. Avrebbero dovuto essere soggetti a condizioni regolatorie completamente diverse, e certamente non essere classificati come vaccini. La versione australiana della FDA, la TGA, ha riconosciuto questa realtà, tanto da aver cambiato drasticamente il quadro. Il Premier di Victoria, Dan Andrews, un tempo il più grande sostenitore del vaccino e del suo uso obbligatorio, si è dimesso – anche se, al momento, la questione del vaccino non è stata menzionata come causa.


Un Imprevedibile (e Pericoloso) Effetto a Catena

Oltre il sipario. Quando le mani della verità squarciano l'oscurità, l'essenza stessa della scienza viene alla luce. Un DNA luminoso, una rivelazione che sfida le narrazioni.


Tutti questi dati, che stanno lentamente emergendo nel dominio pubblico, arrivano subito dopo le ultime scoperte che dimostrano che i vaccini booster aumentano di 3,6 volte la possibilità di infettarsi. Questo, secondo uno studio approfondito pubblicato dalla Cleveland Clinic, una delle più grandi organizzazioni sanitarie del mondo, che ha monitorato sia il proprio personale che i pazienti.

E la situazione peggiora. I sostenitori di questa tecnologia hanno affermato che può essere adattata per "inseguire" nuove varianti. Ma non è così. I vaccini bivalenti (con componenti contro almeno due varianti) stanno mostrando gli stessi risultati. Gli autori dello studio di Cleveland affermano: "non esiste un singolo studio che abbia dimostrato che il vaccino bivalente COVID-19 protegga dalla malattia grave o dalla morte causate dalle varianti XBB di Omicron".

In uno studio, tutti i topi vaccinati con bivalenti e poi esposti al COVID si sono ammalati. Questo era stato previsto da molti, poiché i virus SARS sono soggetti a "imprinting immunologico": una volta che hanno "visto" un vaccino, risponderanno allo stesso modo a qualsiasi variante simile. Questo fenomeno, noto anche come "peccato antigenico", rende ulteriori vaccini non solo inutili, ma potenzialmente più pericolosi, poiché inducono anticorpi che migliorano l'infezione (anticorpi ADE), anziché la reattività crociata come affermato dai produttori.

Il Lato Oscuro: Cancro e Soppressione Immunitaria

CONTAMINAZIONE
Oltre la superficie: la lente d'ingrandimento rivela dettagli inattesi, costringendoci a guardare la scienza con occhi nuovi. Un'analisi che svela ciò che era nascosto nel profondo.


Ma non è finita. Diversi studi di immunologia hanno dimostrato che i booster inducono un cambio di anticorpi da sottotipi neutralizzanti a sottotipi tollerizzanti, oltre a indurre una significativa soppressione delle cellule T. Tutto questo favorirà nuove infezioni e sopprimerà la risposta immunitaria al cancro.

Alla fine dell'anno scorso, ho riportato di aver notato pazienti con melanoma, stabili per anni, che ricadevano dopo la loro prima dose di richiamo. Mi fu detto che era una semplice coincidenza e di mantenere il silenzio. Ma è diventato impossibile. Il numero di pazienti affetti è in costante aumento. Solo la scorsa settimana ho visto altri due casi di recidiva del cancro nei miei pazienti dopo la vaccinazione di richiamo.

Altri oncologi da tutto il mondo, inclusi Australia e Stati Uniti, mi hanno contattato. Il consenso è che non si tratta più solo di melanoma, ma si sta riscontrando un'aumentata incidenza di linfomi, leucemie e tumori renali dopo le iniezioni di richiamo. Inoltre, i miei colleghi oncologi specializzati in tumori del colon-retto segnalano un'epidemia di tumori esplosivi (quelli che si presentano con metastasi multiple nel fegato e altrove). E, con pochissime eccezioni, tutti questi tumori si verificano in pazienti che sono stati costretti a ricevere un richiamo COVID, per scelta o per necessità, spesso per poter viaggiare.

Allora, perché questi tumori stanno emergendo? La soppressione delle cellule T era la mia prima spiegazione probabile, data l'efficacia dell'immunoterapia in questi tipi di cancro. Tuttavia, ora dobbiamo considerare anche l'integrazione di plasmidi di DNA e SV40 nel promuovere lo sviluppo del cancro. Un aspetto reso ancora più preoccupante dalle segnalazioni che la proteina spike dell'mRNA si lega alla p53 e ad altri geni soppressori del cancro.

È chiaro, e terrificante, che questi "vaccini" contengano diversi elementi per creare una tempesta perfetta nello sviluppo del cancro in quei pazienti che sono stati "fortunati" abbastanza da evitare infarti, coaguli, ictus, malattie autoimmuni e altre reazioni avverse comuni ai vaccini COVID.

Consigliare i vaccini di richiamo, come avviene attualmente, non è altro che incompetenza medica. Continuare a farlo, con le informazioni di cui sopra, è negligenza medica, che può comportare una pena detentiva.

Basta scuse. Tutti i vaccini mRNA devono essere fermati e banditi. Adesso.

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mercoledì 23 luglio 2025

Shock Scientifico: Perdita Cellulare Oculare Irreversibile Rivelata da Studio Rigoroso Post-Vaccino mRNA

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Lo Sguardo dell'Anima: Quando la Scienza Incontra il Destino
Una scena dal film "I Origins", che mostra i due protagonisti, Ian Gray (Michael Pitt) e Sofi (Astrid Bergès-Frisbey), vicinissimi. L'uomo sfiora delicatamente il viso della donna all'altezza dell'occhio, in un momento di profonda connessione e indagine, che riflette i temi del film sulla scienza, la spiritualità e la ricerca dell'identità attraverso gli occhi.

Un'analisi scientifica peer-reviewed svela una perdita cellulare permanente nella cornea di soggetti vaccinati: il silenzio dei media di fronte a dati inconfutabili.


Di Salvatore Calleri NatMed

Il velo del silenzio sta per essere strappato. Mentre il dibattito pubblico sui vaccini mRNA anti-COVID continua ad essere polarizzato tra fede cieca e disinformazione, la scienza autentica prosegue il suo inesorabile cammino. E oggi, una ricerca indipendente e rigorosa, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Ophthalmic Epidemiology e sottoposta a peer-review, getta un'ombra inquietante sulla narrativa dominante. Questa non è un'ipotesi, non è un sospetto: è un'analisi basata su dati misurabili, documentati e oggettivi.


La Fragilità dell'Occhio: Un Danno Silenzioso e Irreversibile

Il nuovo, cruciale fronte che si apre è quello della salute oculare. Lo studio rivela un danno oculare post-vaccino che colpisce un tessuto fondamentale e, soprattutto, non rigenerabile: l'endotelio corneale. Questo strato, fragile e invisibile, è il custode della trasparenza della cornea, essenziale per la nostra capacità di vedere nitidamente.

Un team di ricercatori turchi, con un approccio metodologico impeccabile, ha monitorato 64 giovani adulti sani, tutti vaccinati con due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech. La selezione rigorosa ha escluso qualsiasi soggetto con precedenti infezioni da COVID-19 o patologie oculari preesistenti, garantendo una base dati pulita e affidabile. In totale, 128 occhi sono stati sottoposti a un'analisi forense attraverso strumenti di precisione avanzatissima, come la topografia Sirius e la microscopia speculare Tomey EM-4000.


La Cruda Verità dei Dati: Una Perdita Misurabile e Preoccupante


Un primo piano suggestivo di un occhio azzurro intenso, con le iridi ricche di dettagli. Questa immagine iconica del film "I Origins" simboleggia la centralità dell'occhio nella ricerca scientifica e spirituale sull'identità e la reincarnazione, temi portanti della pellicola.


A soli 75 giorni dalla seconda dose di vaccino, i risultati emersi sono non solo chiari, ma profondamente allarmanti:

  • Densità cellulare endoteliale: Un Crollo Inquietante. È stata registrata una riduzione media dell’8,4% nella densità cellulare endoteliale. Questa perdita non è un dettaglio marginale; è significativa e, peggio ancora, avviene in un tessuto che per sua natura non si rigenera. Ogni cellula persa è persa per sempre.

  • Forma Cellulare Alterata: Segni di Degenerazione Profonda. Le cellule rimanenti mostrano un preoccupante aumento del polimegatismo (una variabilità anomala nelle dimensioni) e una perdita di esagonalità. Entrambi questi indicatori sono riconosciuti in campo medico come chiari segni di stress cellulare e degenerazione tissutale.

  • Spessore della Cornea Aumentato: Un Campanello d'Allarme. È stato rilevato un aumento dello spessore della cornea, un potenziale segnale di edema precoce. Questo suggerisce un'alterazione nella delicata funzione di pompa dell'endotelio.

La conclusione è agghiacciante: anche in una popolazione giovane e sana, il vaccino ha indotto cambiamenti strutturali e irreversibili in un tessuto vitale per la visione.


Perché Questo Danno Oculare È una Questione di Vita o Cecità


Un primo piano di un occhio con la cornea opaca e dei vasi sanguigni visibili creato
dall'intelligenza artificiale


L’endotelio corneale non è un semplice rivestimento; è la “pompa” biologica che assicura la trasparenza e l'idratazione costante della cornea. Un suo danneggiamento progressivo può innescare una cascata di gravi complicazioni:

  • Visione offuscata persistente.

  • Edema corneale cronico.

  • Neovascolarizzazione, con la crescita anomala di vasi sanguigni nella cornea.

  • Nei casi più estremi e irreversibili, cecità permanente.

La domanda che emerge, assordante nel suo silenzio mediatico, è inquietante: se tali danni si manifestano già a 75 giorni dalla vaccinazione in individui giovani e sani, quale sarà l'impatto a lungo termine? Cosa accadrà a persone più fragili, anziane, o a chi ha ricevuto dosi ripetute?


La Scienza Vera Non Si Zittisce: Dati Misurabili Contro la Propaganda

L'attore Michael Pitt in una scena dal film "I Origins", ritratto come il ricercatore scientifico Ian Gray. È visibile mentre osserva intensamente qualcosa, riflettendo la sua dedizione alla ricerca sull'occhio e sull'origine della vita e della coscienza nel film.


Nonostante la pubblicazione di questo studio su una rivista scientifica indicizzata e riconosciuta a livello internazionale, e pur trattandosi di dati misurabili, documentati e validati secondo i rigorosi criteri della scienza ufficiale, l'eco nei canali mainstream è stata completamente assente.

Ci troviamo ancora una volta di fronte a un dibattito pubblico sui vaccini schiacciato tra la propaganda cieca che nega qualsiasi possibile effetto avverso e i silenzi interessati di chi dovrebbe informare. Ma la scienza – quella che si basa su evidenze, misurazioni e verificabilità – prosegue il suo cammino, indipendente dalle convenienze narrative.

Quando qualcosa non torna, quando la ricerca scientifica documenta anomalie significative e irreversibili in soggetti sani, è il dovere inalienabile dell’informazione indipendente sollevare la questione, pretendere trasparenza e spingere per ulteriori indagini.

Danneggiare in modo irreversibile i tessuti oculari in nome della prevenzione da una malattia: è davvero questo il prezzo che l'umanità è disposta a pagare? La risposta, supportata da questa inconfutabile ricerca scientifica, richiede un dibattito onesto e urgente.


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domenica 13 luglio 2025

Francesca Albanese: la voce coraggiosa dei diritti umani sotto attacco

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francesca albanese donna coraggiosa dei diritti umani sotto attacco
Nella foto la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani Francesca Albanese.


Di Salvatore Calleri NatMed

Nel silenzio assordante che ha spesso circondato il dramma palestinese, una voce limpida e ferma si è alzata a rompere l’inerzia della comunità internazionale: Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati. Italiana, giurista, specializzata in diritto internazionale, la Albanese è diventata un simbolo globale di coraggio, rigore morale e incrollabile coerenza.

Una voce scomoda per i potenti

Il suo lavoro, basato su evidenze documentate e testimonianze verificate, ha scosso gli equilibri geopolitici e infastidito chi, da decenni, alimenta conflitti e massacri per interesse. In particolare, gli Stati Uniti d’America – nella loro deriva trumpiana – hanno reagito con violenza verbale e politica contro di lei.

Non sono mancate accuse, pressioni e persino richieste ufficiali di rimozione dal suo incarico, spinte da ambienti vicini all’ex presidente Donald Trump e sostenute da potenti lobby pro-Israele. Un attacco che ha dell’incredibile: anziché concentrarsi sulle atrocità documentate a Gaza – città ridotta a un cumulo di macerie con decine di migliaia di vittime civili – si punta il dito contro chi osa denunciare la verità.

Il coraggio di chiamarlo genocidio

Francesca Albanese non ha indietreggiato. In un recente rapporto presentato alle Nazioni Unite, ha usato una parola che fa tremare i palazzi del potere: genocidio.
Un’accusa forte, fondata però su basi legali solide e supportata da osservazioni sul campo.
Secondo la Albanese, quanto avvenuto (e ancora avviene) a Gaza costituisce una volontà sistematica di annientamento di un popolo, e ciò deve essere riconosciuto dal diritto internazionale.

Non solo: ha elencato le aziende coinvolte nel supporto logistico e militare all’operazione israeliana, sollevando una questione che nessuno osa affrontare apertamente — il ruolo dell’industria bellica e della finanza nella perpetuazione del conflitto.

L’ondata di fango

Come spesso accade a chi combatte per la verità, è partita una campagna diffamatoria feroce: tweet manipolati, dichiarazioni estrapolate dal contesto, titoli costruiti ad arte per delegittimarla. Il tutto orchestrato da media allineati e politici mossi da interessi geopolitici ed economici.

Alcuni parlamentari americani, in particolare dell’area trumpista, l’hanno definita “antisemita”, “estremista” o addirittura “pericolosa per la sicurezza globale”. Ma chi l’ascolta davvero, sa bene che Francesca Albanese non è contro nessun popolo: è contro le politiche criminali, le occupazioni illegittime, le pulizie etniche mascherate da operazioni di difesa.

L’Italia tace. Il mondo ascolta.

Paradossalmente, mentre le sue parole trovano eco tra attivisti, giuristi, pacifisti e organizzazioni per i diritti umani, l’Italia istituzionale resta in silenzio.
Una sua cittadina sta difendendo i diritti umani davanti al mondo, sfidando potenze globali, e nessun segnale ufficiale di sostegno arriva dal suo Paese.

Eppure, all’estero, la sua figura è diventata un simbolo. Francesca Albanese è ormai un punto di riferimento internazionale per chi crede che il diritto non debba piegarsi al potere, e che la dignità umana venga prima degli interessi geopolitici.

Una donna, mille battaglie

In tempi oscuri, la verità ha bisogno di volti coraggiosi. Francesca Albanese è uno di questi.
Non ha mai smesso di credere nella giustizia, anche quando intorno a lei crescevano minacce, intimidazioni e attacchi personali. La sua forza è nella sua coerenza.
Non ha paura di nominare l’ingiustizia, e lo fa con lo stile sobrio di chi conosce la legge, ma anche con l’umanità di chi non ha smesso di indignarsi.


Francesca Albanese non è una militante.

Non è una politica.
Non è un’estremista.
È una esperta di diritto internazionale, una donna libera, e soprattutto una coscienza scomoda per chi ha fatto della guerra un affare e del silenzio una strategia.

In un mondo anestetizzato da propaganda e menzogne, servono voci come la sua.
E il minimo che possiamo fare è ascoltarle, sostenerle e non voltare lo sguardo.

Chiediamo la Nomina di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace

petizione francesca albanese nobel per la pace


Firmate la petizione

E' importante!

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mercoledì 2 luglio 2025

Vaccini nell’Aria: Il Giappone Sperimenta il Primo Vaccino Autoreplicante. Siamo Davvero al Sicuro?

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Vaccino Respirabile Giapponese: Controllo Distopico alla Divergent
La scena del film Divergent riflette le preoccupazioni sui vaccini auto-replicanti.


Immagina un mondo in cui puoi essere vaccinato... senza sapere di esserlo. Nessuna puntura. Nessuna scelta. Solo respiro. 


di Corrado Cianchino Phd e Salvatore Calleri NatMed

Non è un romanzo di fantascienza, né un film distopico: sta accadendo in Giappone. E potrebbe cambiare per sempre il concetto di libertà sanitaria.

Nel silenzio mediatico generale, il governo giapponese ha autorizzato i test di un vaccino sperimentale definito “autoreplicante”, un bioprodotto che, una volta somministrato a un numero ristretto di soggetti, sarebbe in grado di diffondersi da individuo a individuo. Come? Attraverso le vie aeree. Con il respiro. Con un semplice colpo di tosse.

Una Nuova Frontiera Biotecnologica... o una Minaccia Invisibile?

vaccini nall'aria su una scena del film divergent creata artificialmente
Soldati in fila per la vaccinazione in un ambiente distopico.



Secondo i ricercatori dell’Università di Kyoto, questo nuovo vaccino sfrutta la tecnologia degli RNA autoamplificanti, capaci non solo di replicarsi all’interno dell’organismo per produrre una risposta immunitaria più forte, ma anche di trasmettersi da un corpo all’altro senza il bisogno di un’iniezione diretta. Il tutto, in apparenza, “per il bene della salute pubblica”.

La notizia ha già sollevato accuse pesanti da parte di ricercatori indipendenti e bioeticisti, preoccupati dalle implicazioni morali e sanitarie:

"Un vaccino trasmissibile viola il principio fondamentale del consenso informato", ha commentato il prof. Hideo Matsumoto, genetista indipendente, "perché non puoi scegliere se riceverlo o meno."

Alcuni studi preliminari, condotti su animali da laboratorio, hanno mostrato che l’RNA modificato può permanere per giorni nelle mucose e raggiungere soggetti vicini in ambienti chiusi. I test clinici umani, secondo alcune fonti trapelate da ambienti universitari giapponesi, sarebbero già iniziati in forma controllata, ma l’assenza di una reale opposizione politica o mediatica preoccupa molti osservatori internazionali.

Silenzio e Strategia

Mentre il Giappone sperimenta, l’OMS guarda con interesse. E le Big Pharma? Apparentemente distanti, ma secondo indiscrezioni, alcune società biotech statunitensi starebbero già brevettando sistemi simili. La domanda che si pongono gli analisti è una sola: perché questa corsa al controllo biologico di massa?

“Immaginate il potere di un vaccino che non ha bisogno del consenso.” — scrive un editorialista giapponese in un forum chiuso. “Nessuna logistica, nessun rifiuto, nessuna libertà.”

E se Qualcosa Andasse Storto?

Vaccino Respirabile Giapponese: Controllo Distopico alla Divergent
Una scena che evoca i dubbi sulla libertà e il controllo.


Il rischio più citato dagli scettici è semplice quanto inquietante: cosa succede se il vaccino muta? Se si replica senza controllo, potrebbe diventare un’arma biologica, o semplicemente continuare a trasmettersi per anni, vaccinando anche chi è immunodepresso, allergico o semplicemente contrario.

Non esiste ancora un protocollo internazionale che regoli questi vaccini “a trasmissione autonoma”. E non è chiaro come o quando questi esperimenti verranno dichiarati conclusi.

L'Uomo è ancora Sovrano sul proprio Corpo?

L'introduzione di un vaccino autoreplicante respirabile, senza consenso diretto, pone interrogativi etici, politici e sanitari che scuotono le fondamenta stesse del diritto alla salute e alla libertà personale.

Siamo davvero pronti a cedere il nostro corpo al prossimo respiro di qualcun altro?


Vaccino “Respirabile” in Giappone: Autoreplicante e Invisibile. Siamo Davvero al Sicuro?

Vaccino Respirabile Giapponese: Controllo Distopico alla Divergent
Soldati in fila per la vaccinazione in un ambiente distopico.


Un mondo in cui si riceve una vaccinazione senza saperlo, dal solo respiro. Non è un film di fantascienza, ma una realtà già in atto in Giappone. Qui, un vaccino a mRNA autoreplicante, denominato ARCT‑154 (KOSTAIVE®), è stato autorizzato per l’uso. E le sue caratteristiche sollevano inquietanti interrogativi: chi controlla la diffusione, e a quale prezzo?


1. Cos’è ARCT‑154 (KOSTAIVE®)?


2. Come funziona e perché preoccupa

  • A differenza dei tradizionali mRNA, ARCT‑154 contiene una replicase che si moltiplica autonomamente nelle cellule, consentendo di usare dosi molto più basse (≈ 5 µg) pur offrendo una risposta immunitaria robusta .

  • Alcuni esperti, però, mettono in guardia: l'mRNA replicante può essere veicolato da vescicole extracellulari e passare a individui vicini tramite saliva, sudore o persino respiro, violando così il consenso informato .


3. Allarme pubblico e bioetica

  • Negli ultimi mesi, migliaia di cittadini giapponesi – fra 30.000 e 100.000 partecipanti – hanno manifestato a Tokyo contro quello che definiscono un "esperimento silenzioso" sulla popolazione.

  • Il nodo centrale: nessuna scelta consapevole, nessuna informazione chiara, nessun consenso esplicito.


4. Scienza e sicurezza

  • I dati di phase 2/3 mostrano una risposta immunitaria più duratura rispetto a vaccini mRNA standard come Comirnaty contagionlive.com+1cell.com+1.

  • Tuttavia, mancano studi rigorosi sul rischio di trasmissione virale dell’mRNA tra esseri umani.


5. La comunità scientifica avverte

Il Bulletin of the Atomic Scientists ha già pubblicato analisi che puntano il dito sui rischi potenziali dei vaccini auto-diffondenti, sottolineando pericoli come mutazioni fuori controllo e utilizzi come arma biologica thebulletin.org.


🆘 6. Quali sono i veri rischi?

  1. Scomparsa del controllo individuale: nessun consenso, nessuna scelta.

  2. Mutazioni imprevedibili: un mRNA replicante non è stabile.

  3. Strumento di sorveglianza o coercizione: la potenza di immunizzare senza punture può diventare minaccia.


🔚 In fine

ARCT‑154 / KOSTAIVE® apre una nuova era nella vaccinologia. Ma poco importa la tecnologia se a essere persa è la nostra libertà personale. Siamo davvero pronti a rinunciare al diritto di decidere cosa entra nel nostro corpo… con un semplice respiro?


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mercoledì 18 giugno 2025

🚨 IL DECRETO LORENZIN: 12 VACCINI OBBLIGATORI, IL DRAMMA DEGLI AUTISTICI E LE CRITICITÀ IRRISOLTE

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Di Corrado Cianchino Ph.D

Nel 2017, l’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha varato un decreto-legge che ha imposto 12 vaccinazioni obbligatorie per l’accesso a scuola, con pesanti sanzioni e restrizioni per le famiglie: una scelta che, a otto anni di distanza, continua a generare tensioni, dubbi e ferite.


🗓️ Il decreto in numeri

  • 12 vaccini resi obbligatori per i minori 0–16 anni:
    polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae b, meningococco B e C, morbillo, parotite, rosolia, varicella medicoebambino.comilfattoquotidiano.it+10aitsad.it+10it.wikipedia.org+10.

  • Obbligo alla presentazione del certificato vaccinale entro il 10 settembre 2017 per l’iscrizione a scuola; in caso di mancata presentazione, massimo 7.500 € di sanzione e possibile esclusione dalla scuola materna aogoi.it+1epicentro.iss.it+1.


😟 L'impatto sui bambini fragili: autismo e reazioni avverse

Le famiglie con bambini autistici si sono trovate in una situazione drammatica, divise tra:

  1. Somministrare tutti i 12 vaccini, con il rischio di reazioni avverse (febbre alta, irritabilità, regressione neurologica).

  2. Ottenere esenzioni mediche, complicate da ottenere e spesso respinte.

  • Nel periodo 2017–2019, le ASL hanno valutato regolarmente oltre 2.500 esoneri medici l’anno, con circa il 44 % ammessi it.wikipedia.org.

  • Le rete nazionale di farmacovigilanza AIFA ha registrato nel 2019 un tasso di 2,9 eventi gravi ogni 100.000 dosi, soprattutto febbre alta e convulsioni febbrili, in larghissima parte guarite completamente salute.gov.it+15aifa.gov.it+15vaccinarsinpuglia.org+15.

  • Tuttavia, tra gli esoneri, molti sono legati a crisi post-vaccino in bambini con disturbi neurologici.


⚠️ Criticità emerse

  • Il decreto non ha previsto indagini approfondite sugli effetti sinergici dei vaccini multipli somministrati contemporaneamente, soprattutto nei bambini fragili.

  • Informazioni sanitarie insufficienti: le famiglie lamentano mancate comunicazioni su rischi e vere alternative sanitarie .

  • L’obbligo è stato accompagnato da un clima di stigmatizzazione sociale e sanzioni legali, con conseguenze pesanti sull’esistenza quotidiana di molte famiglie nextquotidiano.it.


🧾 L’aumento delle segnalazioni di reazioni avverse

Nel 2009–2010, prima del decreto, le segnalazioni di reazioni avverse pediatriche erano 2.002 nel 2009 e 1.755 nel 2010, un chiaro segnale di allerta, anche se incomplete blog.ilgiornale.it+11medicoebambino.com+11iltempo.it+11.
Dopo il decreto, il 2019 ha visto un incremento del 7 % del totale delle segnalazioni (65.079 vs 60.699 del 2018) ats-brianza.it. Nella sola Lombardia, episodi gravi e sospetti sono stati monitorati con crescente intensità aifa.gov.it+2ats-brianza.it+2aifa.gov.it+2.


🧩 In fine

Il decreto Lorenzin ha colpito duramente genitori con bambini vulnerabili, generando:

  • Drammi personali e familiari, tra reazioni avverse e esclusioni scolastiche;

  • Tensioni sulla legittimità del consenso informato, specialmente per i bimbi con disturbi dello spettro autistico;

  • Un aumento delle segnalazioni di effetti collaterali, anche se statisticamente rari la comunità scientifica chiede studi più approfonditi.


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