domenica 23 settembre 2018

E se l'industria dei vaccini originasse un'epidemia?

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E se i fabbricanti di vaccini fossero all'origine di epidemie "accidentali"
Traduzione a cura di: Emanuela Lorenzi per http://www.informasalus.it
Fonte originale: naturalnews.com



L'industria dei vaccini è unica perché più i suoi prodotti “fanno cilecca” e più, per assurdo, aumenta la domanda di questi prodotti difettosi. 

In altre parole, quando i vaccini vengono accidentalmente distribuiti con virus vivi anziché attenuati (indeboliti), questi possono causare proprio l'epidemia di malattie che dovrebbero prevenire.


Una volta che l'epidemia è scoppiata i media, influenzati e spesso finanziati dalle industrie farmaceutiche, catapultano l'isteria della malattia nella coscienza di massa mentre sollecitano tutti a farsi somministrare più vaccini per "prevenire l'epidemia". Coloro che non erano vaccinati sono sempre considerati colpevoli di ogni epidemia, anche quando l'epidemia si verifica soprattutto fra bambini che sono già stati vaccinati.

OPS… un altro virus vivo accidentalmente finito nei vaccini 
Sappiamo già che i fabbricanti di vaccini a volte spediscono virus vivi agli impianti di produzione, causando l'utilizzo nei vaccini di virus vivi che quindi infettano i soggetti vaccinati proprio con la malattia che dovrebbero prevenire. Sappiamo anche che i produttori di vaccini godono di una speciale protezione giuridica da ogni causa legale grazie a un atto del Congresso [negli USA]. Di conseguenza, i vaccini difettosi che “accidentalmente” contengono virus vivi che diffondono focolai di malattia non rappresentano alcun rischio di responsabilità per i produttori di vaccini.

In sintesi, i produttori di vaccini traggono enormi profitti dalle epidemie "accidentali" di malattie causate dalla produzione difettosa dei vaccini mentre sono sollevati da qualunque responsabilità per tali "errori".  Di conseguenza, i produttori di vaccini hanno tutto l'interesse a utilizzarli come vettori per introdurre nella popolazione focolai di malattie infettive, in seguito alle quali beneficiano di lauti profitti e fondi governativi grazie all'isteria mediatica di “fake news” che dichiara che i vaccini sono l'unica soluzione allo stesso problema che è stato causato in primo luogo proprio dai vaccini.

I virologi che lavorano per la Merck hanno persino depositato presso il governo federale una denuncia di falsa dichiarazione tramite il False Claim Act, nella quale descrivevano come fossero stati obbligati a falsificare i test clinici sui vaccini per ingannare la FDA portandola all'approvazione di vaccini che dicevano avrebbero contribuito a diffondere la malattia infettiva.

È la truffa perfetta: creare un prodotto che diffonde la malattia mentre convinci tutto il mondo che il tuo prodotto è l'unica soluzione per fermare la diffusione della malattia. Ogni epidemia ti fa guadagnare ancora più soldi e prestigio mentre il governo ti garantisce assoluta protezione legale da qualunque denuncia, il che significa che puoi letteralmente mettere qualunque cosa in un vaccino - virus vivi, metalli pesanti, isotopi radioattivi, etc. - e non andare mai incontro ad alcuna ripercussione finanziaria o legale.

Le società produttrici di vaccini hanno i mezzi, il movente e la mancanza di etica per mettere in atto attacchi “false flag” contro i bambini 
In questo podcast, spiego come e perché le società produttrici di vaccini hanno i mezzi, il movente e la mancanza di etica per organizzare attacchi vaccinali “false flag” che prendono di mira i bambini con agenti infettivi vivi (in pratica armi biologiche).

Non solo, io prevedo che questo accadrà effettivamente in quanto l'industria dei vaccini sta perdendo la guerra delle pubbliche relazioni grazie agli sforzi intensivi profusi nell'informazione pubblica  - fra i quali la serie di documentari The Truth About Vaccines [La verità sui vaccini, ndt] che sta per essere divulgata - l'industria vaccinale sta indubbiamente tramando per portare a termine una "epidemia" false flag per poi incolpare i cosiddetti "no-vax” del caos medico che ne consegue. Un'epidemia del genere, a sua volta, verrebbe strumentalizzata per richiedere mandati vaccinali su scala nazionale che criminalizzerebbero i “no-vax” ponendo il governo in una posizione di controllo assoluto del vostro corpo. 
Potete ascoltare il podcast integrale qui.


NOTA DELLA TRADUTTRICE. 
[1] Ecco un'anteprima speciale (in lingua inlgese) di The Truth about Vaccines, una rivoluzionaria docu-serie con oltre 60 esperti di vaccini che verrà trasmessa dagli USA dal 12 al 18 aprile e che cercherò di seguire per divulgarne i preziosi contenuti:


In questa breve clip Robert F. Kennedy Jr. racconta la storia di come si è trovato coinvolto in prima persona nella questione dei vaccini.

Sono stato trascinato in questo dibattito contro la mia volontà, non era nei miei piani visto che ero impegnato in battaglie ambientali per l'acqua pulita e l'energia pulita,  ho avuto  molti contenziosi negli anni Ottanta e Novanta contro le centrali a carbone. Dopo aver parlato di emissioni di mercurio da questi impianti e di come questo finisse nel pesce avvelenando le persone e le donne in gravidanza, donne, erano soprattutto le donne a venire da me ogni volta a dirmi "Se Lei è davvero interessato all'esposizione dei bambini al mercurio, deve indagare i vaccini". 

Io avevo semplicemente accettato il dogma, in quanto pro-vaccini, ho vaccinato tutti i miei sei figli, credendo che i vaccini avessero salvato milioni di vite, accettavo il dogma secondo il quale i vaccini sono sicuri, del resto questo diceva la scienza. So leggere gli studi scientifici e così ho chiesto a quelle donne di inviarmi tutta la letteratura scientifica sul tema, dopo averla letta ho poi fatto come sempre: ho chiamato le persone al governo e ai CDC. Persone come Paul Offit, grande difensore dei vaccini,  Kathleen Stratton, Mary McCormack, persone che lavorano all'interno del programma vaccinale ai CDC e ho avuto con loro conversazioni cortesi, ho detto "Sapete sto leggendo questi studi che sembrano indicare che questa politica vaccinale non sia quella giusta". 

Ho cominciato a far loro domande e loro mi davano le risposte che danno al pubblico ma non mi accontentavo, avendo letto la letteratura, e quando cominciavo ad approfondire la parte scientifica era evidente che non solo gli studi che mi citavano erano falsi ma che loro lo sapevano bene e erano riluttanti a difenderli di fronte a critiche scientificamente ben fondate. E questo mi ha scioccato. Ero abituato alle agenzie per l'ambiente messe spalle al muro ma che un'agenzia per la salute pubblica che ha il compito di proteggere la salute dei nostri bambini mentisse sulla scienza manipolandola, questo mi è parso davvero criminale. 

Una volta che ho preso coscienza di questo, non è stato più possibile lasciar perdere. Era come vedere una rapina per strada o, ecco, come vedere una atrocità terribile... come essere alla stazione ferroviaria di Varsavia o Berlino nel 1939 e vedere le persone inviate ai campi di concentramento...allora devi prendere una decisione: o abbassi la testa e fingi di non vedere e proteggi la tua carriera oppure parli. Io ho sentito che non avevo scelta.
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