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venerdì 29 maggio 2020

Coronavirus la più grande truffa politica della storia? ► L’articolo del ‘The Washington Times’

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Il Dr. Dan Erickson e il Dr. Artin Massihi (specialisti in medicina d’emergenza), comproprietari dell’Accelerated Urgent Care di Bakersfield, in California, hanno prodotto una serie di video in cui chiedono se sia necessario l’ordine di lockdown con particolare riferimento alla California, interrogandosi sull’affidabilità dei dati prodotti dai modelli predittivi. I video hanno fatto il giro del web e in poche ore hanno raggiunto oltre 5 milioni di visualizzazioni, prima di essere rimossi da YouTube. Il tutto è stato amplificato da Elon Musk che ha rilanciato i contenuti e da Fox News che ha intervistato il Dr. Erickson in prima serata per discutere il suo punto di vista.
Pronta la risposta dell’American College of Emergency Physicians (ACEP) e dell’American Academy of Emergency Medicine (AAEM) che “condannano congiuntamente ed energicamente le opinioni rilasciate dal Dr. Daniel Erickson e dal Dr. Artin Massihi”, attraverso una nota ufficiale.
Abbiamo tradotto e doppiato per voi un articolo del ‘The Washington Times‘, testata giornalistica nata nel 1982 di stampo conservatore (da non confondere con il ‘The Washington Post‘), non nuova a proporre ai suoi lettori punti di vista diversi da quelli mainstream. 
Il Coronavirus è la più grande truffa politica della storia” questo il titolo di un articolo del The Washington Times (28 aprile 2020) della giornalista Cheryl K. Chumley che abbiamo tradotto e doppiato per voi.

The Washington Times: “Il coronavirus è la più grande truffa della storia” ▶️ VIDEO IN ITALIANO

Il testo dell’articolo tradotto ⬇️

Il nuovo coronavirus è reale.
La risposta al coronavirus è stata volutamente esagerata. E con il tempo, questa esagerazione si rivelerà come la truffa politica che è.
Infatti, il COVID-19 sarà considerato una delle più grandi risposte, vergognosamente esagerate, sovrastimate, irrazionalmente gonfiate, e del tutto ingannevolmente viziate per un problema sanitario nella storia americana, una risposta che è stata largamente propagandata da professionisti del settore medico che non hanno alcuna esperienza in materia di economia o di governo.
I fatti sono questi: COVID-19 è una malattia che fa ammalare alcuni, si rivela fatale per altri, soprattutto per gli anziani – e non fa nulla alla stragrande maggioranza delle persone.
Questo è tutto. Questo, in poche parole, è tutto.
O, per dirla con le parole di Dan Erickson e Artin Massihi, medici e co-proprietari della Accelerated Urgent Care a Bakersfield, California: “Facciamo riaprire il paese – e subito”.
“Dobbiamo ancora restare rintanati in casa? La nostra risposta è: decisamente no. Abbiamo bisogno di chiudere le aziende? Decisamente no… [Tutti] i dati mostrano che è ora di porre fine alle restrizioni”, ha detto Erickson in una recente intervista.
Ha ragione. Hanno ragione.
I dati per tenere l’America chiusa e gli americani segregati semplicemente non esistono.
A dire il vero, è discutibile che sia mai esistita una vera ragione a questo.
Gli scienziati che sono stati i fautori più accaniti della chiusura a causa del coronavirus avevano previsto che a marzo in America, sarebbero morte tra 100.000 e 250.000 persone. Hanno basato queste stime sulla modellazione computerizzata. Ma allo stesso tempo, basando quelle stime sulla modellazione computerizzata, hanno riconosciuto che la stessa è imprecisa e tende a sbagliare per eccesso.
“Nella mia esperienza non ho mai visto un modello per le malattie dove si sia verificato lo scenario peggiore”, ha dichiarato il Dr. Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e membro della task force per il coronavirus della Casa Bianca del Presidente Donald Trump, durante un’intervista alla CNN a marzo. “I modelli vanno sempre oltre il limite”.
Capito il messaggio di Fauci? I modelli informatici sono imperfetti e imprecisi e sopravvalutano sempre il problema.
Ma da questi dati informatici difettosi e troppo gonfiati sono nate comunque tutte le azioni costituzionalmente discutibili del governo: dall’ordinare la chiusura di attività commerciali alla messa in quarantena dei cittadini americani in casa, finanche al decidere qualche rapido e pietoso ed economicamente doloroso schema di redistribuzione del reddito attraverso la legislazione dei fondi per stimolare l’economia.
Da allora, circa 56.000 persone sono morte in America a causa del coronavirus, o no? Anche in questo caso, i fatti sono inconsistenti.
Il governo ha ordinato settimane fa agli ospedali di smettere di eseguire interventi chirurgici selettivi per far posto al numero previsto di pazienti affetti da coronavirus. E così hanno fatto. E così facendo, hanno tagliato i loro flussi di cassa. Così il Congresso ha approvato una legge che dà agli ospedali miliardi di dollari per curare i pazienti affetti da coronavirus. Conflitto di interessi? Diamine, sì!
I conteggi dei casi di coronavirus, già erronei a causa della modellazione computerizzata, sono stati poi sottoposti ad un’altra elaborazione falsata.
“Mentre aumentano le domande sul processo di segnalazione e sull’accuratezza dei dati, la Pennsylvania rimuove più di 200 decessi dal conteggio ufficiale dei morti per coronavirus”, ha riferito l’Inquirer.
Se a ciò si aggiunge la natura sempre mutevole di un virus che si diffonde per via aerea e per contatto, onestamente, all’improvviso, anche la migliore ipotesi di Fauci, l’esperto, è all’incirca pari a quella di Mario Rossi (Joe Neighbor, nel testo, n.d.r.). È necessario quindi farsi guidare dal buon senso, combinato con la conoscenza dei virus del passato.
Ma i medici esperti hanno rifiutato questo approccio, si sono rifiutati di riconoscere il buon senso, si sono rifiutati di confrontarsi con i virus del passato in qualsiasi modo che non esagerasse l’impatto del coronavirus.
È stato detto agli americani che questo virus era diverso, che era molto più contagioso di qualsiasi altra cosa mai vista o studiata prima; così hanno detto agli americani. E ogni volta che i numeri diminuivano e si dimostravano sbagliati, beh, questo era dovuto al distanziamento sociale, alla quarantena ed alle mascherine che gli americani avevano indossato, per ordine del governo. Questo era stato detto agli americani.
Non ha senso. Semplicemente: non quadra. Semplicemente: non si giustificava, e non giustifica la totale distruzione dei diritti civili.
Ed ora alcuni nella comunità medica, grazie al cielo, cominciano a mettere in luce le evidenti omissioni di logica e di fatto che hanno afflitto questa lotta contro il coronavirus, lotta che si è protratta per troppo tempo, troppo a lungo.
Tra alcune delle osservazioni di Erickson: “Questa è immunologia – microbiologia 101. Questa è la base di ciò che sappiamo da anni: Quando prendi degli esseri umani e dici: “Andate a casa vostra, pulite tutti i mobili, disinfettateli con lisoformio”…, che danni fa tutto ciò al nostro sistema immunitario? … La reclusione in casa abbassa le difese e deprime il sistema immunitario”.
E questo: “Ogni volta che si verifica qualcosa di nuovo nella comunità [medica], si diffonde la paura – io avrei fatto quello che ha fatto il dottor Fauci… inizialmente. … Ma sapete, guardando le teorie e i modelli – che è ciò che queste persone usano – è molto diverso dal modo in cui il virus reale si presenta nelle comunità”.
E questo: “Pensate di essere protetti da COVID quando indossate guanti che trasferiscono malattie ovunque? … Indossiamo mascherine in un ambiente a rischio per proteggerci, ma non le indossiamo sempre. Perché? Perché capiamo la microbiologia. Capiamo l’immunologia. E vogliamo un sistema immunitario forte. Non voglio nascondermi in casa, deprimere il sistema immunitario e poi uscire (indebolito) e contrarre malattie”.
E questo: “Quando scrivo un referto di morte, mi vengono fatte pressioni per aggiungere COVID. Perché? Perché ci vengono fatte pressioni per aggiungere COVID? Forse per aumentare i numeri e farlo sembrare un po’ peggiore di quello che è? Ci stanno facendo pressioni all’interno per aggiungere COVID alla lista diagnostica quando riteniamo invece che non abbia nulla a che fare con l’effettiva causa della morte. La vera causa di morte non è stata il COVID, ma viene riportata come uno dei fattori di malattia. Non li ha uccisi il COVID, li hanno uccisi 25 anni di tabacco”.
Diventa più chiaro così?
Seriamente, America. L’unica ragione per cui siamo è ancora in modalità lockdown è politica.
O i politici hanno troppa paura di fare qualsiasi mossa che potrebbe ritorcersi contro di loro politicamente, oppure stanno usando questo coronavirus per i propri fini politici. Per esempio per approvare leggi sul controllo delle armi, come il governatore della Virginia Ralph Northam. O per alimentare le speranze della propria campagna elettorale sull’attuale economia devastata, come l’ex vicepresidente Joe Biden e tutti quelli che guardano ai democratici.
Ma per il resto dell’America, quell’America laboriosa e amante della libertà, è giunto il momento di mettere un freno a quanto è radicalmente incostituzionale.
“Se hai intenzione di calpestare i diritti costituzionali di qualcuno, è meglio che tu abbia una buona ragione – è meglio che tu abbia una ragione davvero buona, non solo una teoria”, ha detto Erickson. “I dati ci mostrano che è ora di rialzare la testa… quindi, se non la rialziamo, qual è la ragione?
Questa è la domanda chiave.
Con il passare del tempo, la risposta diventerà sempre più evidente. Il coronavirus può essere reale – ma è stato ingannevolmente esagerato, gonfiato. Ora speriamo solo che questa non sia una bufala che si ripete ogni volta che si avvicina la stagione dell’influenza.
Traduzione pro-bono a cura di Arrigo De Angeli/CptHook

L’articolo originale al seguente link ⬇️

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