Il problema della presenza di sostanze tossiche in alimenti, vaccini e acqua potabile rappresenta una grave minaccia globale per la salute pubblica, che non può più essere ignorata.
Ogni giorno, miliardi di persone in tutto il mondo entrano inconsapevolmente in contatto con ingredienti pericolosi che compromettono la loro salute, minando le loro capacità cognitive e aumentando il rischio di malattie croniche.
Di Salvatore Calleri (NatMed)
Uno degli ostacoli principali nella comprensione dei rischi legati a sostanze tossiche come il mercurio nei vaccini o il fluoro nell'acqua è la disinformazione diffusa dai media e dalle istituzioni. Spesso, attraverso una comunicazione fuorviante o incompleta, le informazioni cruciali sui potenziali pericoli vengono minimizzate o ignorate. Questo crea una popolazione meno informata, che si fida ciecamente di ciò che viene presentato come "sicuro ed efficace", senza la possibilità o la spinta a fare ricerche autonome. È fondamentale adottare un approccio critico e indipendente per comprendere gli effetti di queste sostanze sulla salute.
Il fluoro nell'acqua potabile: un problema silenzioso
Il fluoro viene aggiunto all'acqua potabile in molti paesi come misura per prevenire la carie dentale. Tuttavia, studi recenti suggeriscono che l'esposizione prolungata a livelli elevati di fluoro potrebbe avere effetti negativi sullo sviluppo cognitivo, soprattutto nei bambini. Questo solleva importanti domande sull'effettiva sicurezza di questa pratica e sugli effetti a lungo termine sulla salute mentale delle popolazioni.
Uno studio pubblicato su *The Lancet* ha esaminato il tema della neurotossicità legata ai vaccini, in particolare al thimerosal, un conservante contenente mercurio utilizzato in alcuni vaccini. Il mercurio è una neurotossina nota, e gli studi suggeriscono che può avere effetti negativi sullo sviluppo neurologico. Questi effetti sono stati osservati in diverse ricerche, ma il dibattito è ancora aperto. È importante considerare anche altri fattori tossici, come l'esposizione al fluoro. Un'analisi condotta da Harvard ha rilevato che alti livelli di fluoro nell'acqua possono ridurre il quoziente intellettivo nei bambini, suggerendo un rischio potenziale per lo sviluppo cognitivo.
Puoi approfondire la ricerca sul fluoro e lo sviluppo neurologico [qui]
L'olio di canola: presente in alimenti quotidiani, ma è davvero sicuro?
L'olio di canola è ampiamente utilizzato nell'industria alimentare per il suo basso costo e il contenuto di grassi insaturi. Tuttavia, è stato associato a vari problemi di salute, tra cui l'infiammazione cronica e disturbi cardiovascolari. Molte delle versioni industriali di olio di canola vengono sottoposte a processi di raffinazione intensiva, che possono includere l'uso di agenti chimici e alte temperature, alterando la composizione chimica originale e potenzialmente generando sottoprodotti nocivi.
Nonostante l’industria continui a promuoverlo come salutare, le ricerche indicano che un consumo regolare di oli altamente lavorati, come quello di canola, potrebbe essere legato a un aumento dell'infiammazione cronica, contribuendo all’insorgenza di malattie degenerative.
I pericoli nascosti nei vaccini: mercurio, alluminio e glutammato monosodico
Uno dei problemi più discussi riguarda la composizione di alcuni vaccini, in particolare quelli antinfluenzali, che contengono thimerosal, un conservante a base di mercurio. Sebbene le autorità sanitarie, come il CDC, dichiarino che le quantità di mercurio presenti siano sicure, è allarmante che queste possano superare di 100 volte i livelli di sicurezza stabiliti per altre fonti, come il pesce contaminato.
Il mercurio è una delle neurotossine più pericolose conosciute, capace di accumularsi nel cervello e causare danni neurologici. Le donne incinte e i bambini sono particolarmente vulnerabili, eppure vengono spesso esposti a questo metallo attraverso i vaccini. L’alluminio, utilizzato come adiuvante nei vaccini per potenziare la risposta immunitaria, può aumentare la tossicità del mercurio, attraversando la barriera emato-encefalica e amplificando i danni neuronali.
Glifosato: dall'agricoltura alla siringa
Il glifosato, un erbicida usato globalmente, è stato oggetto di crescenti preoccupazioni per la sua presenza negli alimenti. Recenti studi hanno rivelato che tracce di glifosato sono state rilevate anche in alcuni vaccini. Questa sostanza, considerata cancerogena dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è estremamente dannosa se ingerita. Ci si chiede come possa essere sicuro iniettarla direttamente nel corpo umano.
Conclusioni: la necessità di una maggiore consapevolezza
Il quadro globale evidenzia come le autorità e le industrie spesso sottovalutino i rischi associati all'esposizione prolungata a queste sostanze tossiche. Le persone devono essere meglio informate sui potenziali rischi per la salute derivanti dall'uso di questi ingredienti. La disinformazione e la mancanza di trasparenza da parte di molte istituzioni non fanno che peggiorare la situazione, portando a una popolazione vulnerabile e meno attrezzata per affrontare i problemi sanitari che ne derivano.
È cruciale promuovere una maggiore consapevolezza pubblica e spingere per regolamentazioni più severe e trasparenti, che garantiscano la sicurezza degli alimenti, dell'acqua potabile e dei farmaci che consumiamo.
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